Ciao a tutti!!!Non mi sono dimenticata di voi, anzi!!!!Le mie avventurine proseguono, e presto, MOLTO PRESTO, posterò altre mie fotine e vi racconterò delle importanti novità con quel ragazzo!!!!Una cosa..Chiedo scusa, a tutti coloro che mi hanno aggiunto su msn, se entro poco e parlo meno, ma sono sicura mi capirete..Cmq accetto tutti!!Intanto, vorrei pubblicare un raccontino molto particolare, che ho trovato girando in rete, che mi ha colpito..Secondo me è stupendo!!!!Quanto mi piacerebbe...Nulla nulla..Un'ultima cosa: anche se sembra che dia poca retta, sto valutando tutti voi, ma mi serve tempo..Per me è già un grande passo avere questo blog, scrivere e ricevere i vostri commenti..Questo blog non morirà mai, prima o poi qualcuno di voi dovrà assaporare i miei piedini..In fondo, che male c'è????Spero solo che mai, amici o stretti conoscenti vengano a conoscenza di tutto ciò..Nemmeno immaginate il mio imbarazzo!!!A presto, vi lascio a questa splendida lettura!!
Agosto. Le vetture sfrecciano davanti a me ed al mio pollice alzato, non si ferma nessuno, sono in vacanza con marito e figli. Sto colando di caldo sull’asfalto bollente e sono affamata; è l’ora della canicola nel solleone. Le cicale impazzano, i tacchi dei sandali si sfondano nel molliccio della strada, sono tutta sudata, anche se c’è un venticello che raffredda la pelle delle braccia e delle cosce scoperte. Mi sbircio l’abbronzatura di strada sul braccio teso; è dorata e continua sulla peluria bionda invisibile; fortunate noi bionde che non dobbiamo lavorare troppo con cere e spray. Anche le gambe non mi hanno mai dato tanto lavoro, una volta un uomo mi disse che adorava leccare una gamba come la mia, leggermente velata da peli visibili, solo nel bagnato della sua saliva. Sorrido soddisfatta di me, sbircio il pearcing sull’ombelico scoperto, mi dà sicurezza vederlo sempre lì, a posto che mi ammicca col suo brillantino verde. Una macchina si ferma. Un’occhiata al guidatore, sì, posso fidarmi, è un bell’uomo sulla quarantina; occhiali scuri inforcati sui capelli folti neri. Gli faccio:
- Buongiorno!
Salgo mettendo prima un piede e poi l’altro. Vedo l’occhiata sulle cosce scoperte nella posizione intrigante, mentre mi siedo, poi il suo sguardo scorrere sulla ventre, fino su al seno prorompente, per fermarsi nei miei occhi.
- Buongiorno!
Un sorriso accattivante.
- Grazie, non ce la facevo più dal caldo lì fuori.
- Si, ho visto che sei accaldata.
- Qui si sta bene con l’aria che entra dai finestrini.
Sollevo i capelli con le mani sopra alla testa, come per mettere il mollettone, che ora non ho, scopro le ascelle depilate; spero che il deodorante resista fino a sera, per ora il mio naso dice di sì. Lascio andare i capelli biondi variegati di striature rosse; scendono leggermente restando sospesi a mezz’aria, così com’erano dopo la carezza rude dei miei amanti, nel momento più magico dell’amore. La macchina sfreccia veloce, ho ancora i piedi che bollono. Li sollevo appoggiandoli sul cruscotto.
- Ti spiace? I sandali mi fanno un caldo terribile.
- Figurati, fai pure.
Un po’ di sporco della suola fina si trasferisce sul cruscotto grigio immacolato.
- Poi ti pulisco.
- Non preoccuparti, anzi guarda, fai un regalo a me, così non serve che sbircio fino a laggiù in quell’antro scuro.
Simpatico, penso, è aperto come un libro e pensa di essere diretto, ma ancora non conosce me….
- Ahi, mi fanno male i sandali... scusami ti va se li tolgo?
Gli ho chiuso la bocca, risponde appena…
- Sì…fallo ti prego!…
Alzo una gamba di più e comincio a trafficare sul centurino con le dita, finalmente si scioglie, sfilo i legacci e la suola dal piedino, lo lascio cadere. Proseguo con l’altro. Anche lui, stessa fine..
- Ah, che bello grazie. Scusami ancora, anche se sudati non hanno quasi mai un cattivo odore i miei piedi.
- Peccato, a me piace l’odore di sudato specialmente quello dei piedi di una donna.
- Davvero? Anche dei miei? Anche se sanno di sandalo?
- Si, amo l’odore e i piedi, specie questi qui, come i tuoi, cosi piccoli e delicati. Possiedono un’eleganza solo a guardarli, che lascia senza fiato.
Sorrido, mi piace il tipo, apprezza la femminilità di una donna, quando altri guardano solo il sesso, culo e tette.
- Pensa se potessi toccarli…
- Già!..
Sospira, stringe il volante… Indovino i suoi pensieri sconci, lo vedo mentre si sistema meglio sul sedile, diventato di colpo troppo stretto, ancora non sa chi ha davanti e cosa gli piace fare…
Sposto il piede dal cruscotto, lo appoggio sulle sue mani strette al volante, risalgo piano, lungo l’orologio, il braccio villoso, fino al gomito. Il suo sudore si mescola col mio, sulla pianta del piede.
- Così andiamo fuori strada!…
Proseguo imperterrita verso la spalla, poi passo al collo e sulla guancia. Lì mi soffermo un pochino a massaggiare la barba, affondo le dita e le tiro indietro, appoggiandogli la pianta del piede lungo tutta la guancia.
- Fermati allora!…
Mette la freccia, mentre infilo dolcemente le punte sudate nella sua bocca carnosa. Tira fuori la lingua per leccare, mentre parcheggia e spegne il motore, proseguo come prima, ma ora uso anche l’altro piede che gli accarezza la nuca. L’uomo ansima, apre la bocca e lecca con fervore tutto quello che gli passa davanti, le dita minuscole, il collo del piede abbronzato, la pianta bianca, la nocca delle caviglie, assieme alle dita dell’altro, la catenina d’oro sull’altra caviglia. Sta leccandomi tutte le estremità come nessuno ha mai fatto, che carino! Un odore di saliva, di sudore, di cuoio di sandali sudati inonda l’abitacolo, mi fa salire il sangue alla testa. Fra le cosce alzate sento le mutandine bianche appiccicate di sudore e di desiderio, che sta arrivando alla testa e nelle viscere, mi sento allagare, come già sono fradici i miei piedi nella bocca di quell’uomo. Fra poco non resisterò più e lui poveretto, ancora non sa cosa lo aspetta. Aspetto che si sazi dei miei piedi e voglia dell’altro da me…Chiudo gli occhi assaporando la lingua dell’uomo che sale dolcemente verso la caviglia, sorpassando finalmente la cavigliera, che rimane col suo pesciolino (è il mio segno) a penzoloni. Lo lascio fare e quando sta per raggiungere la metà del polpaccio verso il ginocchio stacco la gamba dalla bocca fradicia.
- Ora basta caro gioco io!
Mi metto in ginocchio sul sedile, le gambe bagnate della sua saliva. Gli metto un piede sul collo e spingo con forza schiacciandogli la faccia contro il finestrino. Lui è impaurito.
- Ma che fai?
- Bello eh, leccare i piedi di una povera fanciulla indifesa. Ora la ragazzina ti fa vedere cosa sa fare quando ci si mette….
Spingo forte il piede sulla guancia, gli occhi sembrano schizzare dalle orbite.
- No, ti prego non umiliarmi cosi!
- Sì, sei il mio verme schifoso e devi strisciare ai miei piedi puzzolenti!
Con le dita sgancio la serratura della portiera, si apre e l’uomo precipita fuori con metà corpo, lì nella terra polverosa del piazzale, le gambe restano infilate nell’abitacolo.
- Ah!
Un urlo di dolore mentre i capelli curati neri si tingono di bianco della polvere, l’uomo resta con la testa spiaccicata a terra. Monto sopra di lui col sedere e gli appoggio il piede di nuovo sulla faccia, lo schiaccio sulla terra nuda.
- Volevi attizzarmi eh? Volevi leccarmi i piedi senza darmi altro eh? Ora dovrai pagare per quello che hai fatto!
- Sì mia regina fai di me tutto quello che vuoi!
La bava cola dalle labbra ancora fradice ed io provo solo una libidine spaventosa, mai provata prima, che mi monta nel cervello. Muovo leggermente il piede in bocca dell’uomo sento il suo respiro affannoso montare. I denti si affondano nella carne bianca delle dita affusolate. Il desiderio mi assale, partendo da quella parte più calda nella bocca dell’uomo e arriva inesorabile nelle vene, fino al polpaccio, quindi al ginocchio e poi su, lungo le nervature della coscia affusolata, fradicia di sudore e saliva colata nel trambusto, in macchina. Quando il desiderio mi arriva al ventre non resisto più… Scendo dalla macchina e mi avvicino a piedi nudi al viso dell’uomo a terra. Guardo la terra e i sassolini sporchi che si sono appiccicati alla pianta del piede nudo bagnato di lui e sorridendo compiaciuta lo strofino sulla bocca dell’uomo che urla di dolore.
- Ahi!
- Soffri, eh? Era bella la mia pelle vellutata di poco fa, ora assaggia anche tu il sapore della terra nuda.
L’uomo sembra vomitare, lecca forsennato il piede pieno di terra e sputa, ma lo sputo arriva sul piede e poi lo rilecca, ingoia qualche sassolino sporco. Più sensualmente che posso, gli parlo in faccia a pochi centimetri dalla sua bocca. Le mie labbra col rossetto si muovono dolcemente, mentre lo guardo negli occhi:
- Ora stai tranquillo, ti pulisco io la bocca.
Gli mollo un bacetto sul naso; riesce a sorridere. Mi alzo, abbasso le mutandine, mi accuccio sopra la faccia dell’uomo. Il desiderio mi ha eccitato la vescica e non ce la faccio più, scoppio in un’orinata dirompente sopra di lui. L’urina scende sulla faccia sporca, liberandola dal terriccio misto a saliva. Entra in bocca lo fa tossire.
- Ahhhh!
Lo beve e lo sputa e poi lo ribeve. Sotto la testa i capelli si inzuppano nel terriccio misto all’asfalto. Sembra soffochi, ma ho quasi finito. Ora la vescica è libera posso farmi pulire.
- Ora che ti ho pulito la faccia leccami!! Puliscimi tu!
- Si padrona tutto quel che vuoi!
Non resisterà ancora molto così, mezzo morto a terra. Devo dargli qualcosa per farlo durare un po’, la mia natura ora vuole la sua lingua, ma poi so già che vorrà qualcos’altro di più consistente e duro. Affondo i fianchi verso terra, sul suo naso, la peluria fradicia lo fa soffocare mentre muovo i fianchi avanti e indietro sulla bocca e sul naso. Lui tenta di divincolarsi per non soffocare.
- Fermo!
Gli ordino.
- Lecca e basta. Se devi morire soffocato nella mia vagina o no, sarò io a deciderlo.
- Va bene padrona….
Parla rantolando con la bocca piena di peli.
Allento la seduta solo quel tanto da sentir la lingua guizzare in me, pulire e ramazzare il rimanente di pipì. Pulisce e lecca abbastanza bene, ma saprò fargli fare di meglio se non mi soffoca prima.
Dopo avermi pulito, un nuovo ordine:
- Ora spostati alle cosce fino alle ginocchia. Non deve rimanere uno dico UN centimetro libero di pelle! Dai, datti da fare!
- Si padrona subito.
Comincia a spostare la lingua di lato e poi giù piano fino a metà coscia, per poi risalire e ridiscendere in un numero di aree sulla pelle, come già tracciate. E’ meticoloso e ci sa fare. Socchiudo gli occhi mentre metto l’indice nella vagina bagnata di saliva. Comincio a rotearlo attorno al punto dove impazzisco solo a sfiorarlo. Sento le punte del seno irrigidirsi in un salendo di piacere. Non smette un attimo di leccare le cosce. Bravino…Guardo il suo pube gonfiarsi davanti alla mia faccia, ancora a metà fra il sedile e la terra. Un nuovo desiderio mi sale alla bocca che mi si allaga…
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15 commenti:
Ciao Tiziana, carino il racconto... ricambio dandoti il link di un racconto (sempre di argomento fetish) che a me piace
moltissimo;
http://www.gabbia.com/racconti/stranaidea.html
spero piaccia anche a te, bacio
Alex (sephiro@freemail.it)
ah, Tiziana Tiziana!
Riuscissi a vincere questo tuo imbarazzo, avresti il mondo ai tuoi splendidi piedi. Com'è giusto che sia
Tiziana carino il racconto! beh che dire on-line ce ne sono molti, ma tu hai avuto il buon gusto di sceglierne uno molto carino. Sono contento che stai lavorando anche su msn....anche se :( io ti ho aggiunto ma non ti ho mai trovato live! per quanto riguarda il fatto di assaporarti beh se ne hai voglia te sarei felicissimo e al settimo cielo....anche se posso accontentarmi anche solo della tua amicizia...visto che sei una ragazza speciale un bacione MeMaxDj
MrMaxDj08@Yahoo.it
Leggerti è sempre meraviglioso.
Qualsiasi cosa tu scriva o pensi.
Spero di poter essere il fortunato, a finire soggiogato sotto i tuoi piedi.
Sempre tuo,
Marco.
(dolcefeticista@libero.it)
Be che dire gironzolavo x internet e la fortuna ha voluto che incontrassi il tuo blog be che dire davvero complimenti ^_^ p.s. ti ho aggiunta su msn spero di trovarti presto x far 2 chiacchere ciauz
Tiziana, le parole con le quali dipingi i tuoi racconti sono pura poesia. E i tuoi desideri, sono fiamme che ardono e che bruciano, lasciando nella mia testa la sola convinzione di essere tuo schiavo, col solo e irrealizzabile desiderio di adorare i tuoi piedi, lame affilate che lacerano la mia eterea anima, per elevarti a ciò che meriti, per elevarti al pari di una dea...
Con affetto,
tuo coetaneo, Marco
Ciao Tiziana, sono rimasto profondamente affascinato da te e dal tuo blog e ti ho aggiunta ieri sera su msn. Spero di poter fare quattro chiacchiere con te e magari potremo realizzare questo fantastico racconto ;)
Ciao
Riccardo
bentornata!!
bellissimo il racconto anche se avrei scritto un altro finale...
bacio sul piedino.
desmo.
Ciao... fa sempre piacere scoprire donne che sanno usare i piedini... perchè tutte sono molto riservate e si fa fatica a scovarle... ti dirò la verità: non sono feticista fino al punto da te narrato (non amo il femdom)... sono un tranquillo amante dello shoeplay (una delle tante varianti del feticismo dei piedi...). Cosa mi puoi dire di ciò...? Lo pratichi o ti lascia indifferente...? Fammi sapere. la mia mail è shply2002@yahoo.it
Ciao.
E' la prima volta che ti scrivo.
Ho scoperto questo blog navigando tra gli annunci di kijiji.
Il racconto che ho letto è molto carino ed eccitante e non so che darei per essere quell'uomo.
Chissà che un giorno non ci si possa incontrare.
Del resto ti ho scoperto in un sito di incontri. Per il momento, penso che visiterò spesso il tuo blog.
che dire, semplicemente un racconto stupendo, un sogno..ogni parola sarebbe superflua..ho scoperto da poco il tuo blog, davvero speciale..ti ho aggiunto su msn (e ti ho mandato un`e-mail di presentazione allo stesso indirizzo), dove spero poterti conoscere presto..un bacio ai tuoi davvero stupendi piedini..
grg
Cara Tiziana sono un ragazzo ke si vergogna molto quando deve dire una cosa...Bellissimo il racconto.ke ne dici se diventiamo amici??anche perchè ho una matta voglia di esaudire il mio desiderio.quello di vincere la mia paura e poter leccare e baciare all'infinito dei piedi,i tuoi piedi.aspetto una tua risp.se vuoi risp puoi su Pasqui.crg89@fastweb.it
bello come hai modificato il racconto, lo hai reso piu' interessante.baci.
ciao tiziana sono mandelbrot45@hotmail.it hai dei piedi bellissimi,vorrei baciarteli presto,sono a Roma,ti do un bacio ai tuoi divini piedi.
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